Pagare un F24 in ritardo: come farlo e sanzioni

Quando si tratta di tasse e pagamenti, si sa, la puntualità è fondamentale. Ma cosa succede se ci si ritrova a pagare un F24 in ritardo? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questo argomento, analizzando le conseguenze del ritardo, le sanzioni previste e come si può rimediare a questa situazione.

Indice

1. Cos’è il modello F24
2. Cosa succede se si paga un F24 in ritardo
3. Il ravvedimento operoso
4. Come calcolare il ravvedimento operoso
5. F24 pagato in ritardo senza ravvedimento: le conseguenze
6. Ritardo di un solo giorno: che cosa succede?
7. Come si paga il ravvedimento operoso
8. Casistica: esempio di ravvedimento per TARI comunale
9. Conclusioni

Cos’è il modello F24

Il modello F24 è uno strumento utilizzato in Italia per il pagamento di numerosi tributi. Questo modulo consente ai contribuenti di versare in un’unica soluzione diverse imposte. Leggi il nostro articolo dedicato al pagamento del modello F24 per chiarire ogni dubbio su questo argomento.

Cosa succede se si paga un F24 in ritardo

Se un contribuente non paga un F24 entro la data di scadenza, si trova di fatto in una situazione di inadempimento. Questo comporta l’applicazione di una serie di sanzioni che, come vedremo nel dettaglio più avanti, possono variare in base a diversi fattori, come ad esempio i giorni di ritardo con cui viene effettuato il pagamento.

Il ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso è una procedura che consente al contribuente di sanare autonomamente una violazione tributaria, prima che l’Agenzia delle Entrate inizi un procedimento nei suoi confronti.

Ravvedimento significa il voler cambiare il proprio comportamento dopo aver capito di aver sbagliato, mentre operoso si riferisce a un grande impegno nel compiere un lavoro. Le due parole sono state composte per indicare la volontà di rimediare a omissioni o infrazioni da parte del contribuente.

In pratica, si tratta di un pagamento maggiorato che include, oltre all’importo originale del tributo, anche una sanzione e gli interessi di mora.

Come calcolare il ravvedimento operoso

Il calcolo del ravvedimento operoso dipende dal ritardo con cui viene effettuato il pagamento. In generale, più è lungo il ritardo, maggiore sarà l’importo da pagare. Ecco una breve tabella che riassume le percentuali di maggiorazione applicate:

A questo calcolo dovranno essere aggiunti gli interessi di mora al tasso legale che viene deciso con un decreto legge ogni anno entro il 15 dicembre per essere applicato l’anno successivo.

Per rendere il concetto più chiaro, supponiamo che un contribuente non abbia pagato un acconto IVA di €5.000 entro il 27 dicembre 2013, e intende regolarizzare la violazione il 1° febbraio 2014. In base alle regole di ravvedimento operoso e considerando i tassi di interesse legali di quell’anno, i calcoli sarebbero come segue:

• Per il 2013: €5.000 x 2,5% x 4 giorni / 365 giorni = €1,37
• Per il 2014: €5.000 x 1% x 32 giorni / 365 giorni = €4,39

Pertanto, oltre all’imposta e alla sanzione di €150 (3% dell’acconto non versato), il contribuente dovrebbe pagare un interesse totale di €5,76 (€1,37 + €4,39). Questo è un altro esempio di come la riduzione del tasso di interesse legale rende il ravvedimento operoso un’opzione meno costosa per i contribuenti che desiderano regolarizzare le loro violazioni fiscali.

Se avete un commercialista sarà direttamente lui a darvi un nuovo modello che comprende le more calcolate in base ai giorni di ritardo accumulati.

F24 pagato in ritardo senza ravvedimento: le conseguenze

Se l’F24 viene pagato in ritardo e non si effettua il ravvedimento operoso, il contribuente può incorrere in una sanzione del 30% dell’importo dovuto. Questa sanzione, tuttavia, non viene applicata automaticamente, ma solo in caso di accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ritardo di un solo giorno: che cosa succede?

Un tempo, anche un ritardo di un solo giorno nel pagamento di un tributo poteva comportare l’applicazione di una sanzione. Tuttavia, una sentenza del 2018 ha stabilito che un ritardo di un solo giorno non può essere sanzionato. Questo perché in questi casi può essere dedotta un’assenza di intenzionalità da parte del contribuente.

Come si paga il ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso può essere pagato utilizzando lo stesso modello F24 (per le istruzioni in merito vi invito a leggere: Come pagare gli F24: la guida completa). Durante la compilazione del modulo, sarà sufficiente inserire, oltre all’importo originale del tributo, anche l’importo della sanzione e degli interessi calcolati.

Casistica: esempio di ravvedimento per TARI comunale

Supponiamo, ad esempio, che un contribuente debba pagare la TARI comunale e che il pagamento avvenga in ritardo. In questo caso, il contribuente dovrà compilare l’F24 indicando:

• Il codice del Comune destinatario del versamento;
• L’opzione di ravvedimento;
• Il numero della rata che sta pagando in ritardo;
• L’importo da versare, che sarà pari alla somma della TARI e del ravvedimento.

Conclusioni

In conclusione, pagare un F24 in ritardo non è mai una buona idea. Le sanzioni previste possono essere piuttosto salate e, soprattutto, possono creare problemi con l’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, in caso di ritardi, esiste la possibilità di sistemare la propria posizione con il ravvedimento operoso, che permette di sanare la situazione e di evitare ulteriori conseguenze.

Ricordiamo infine che è sempre possibile rivolgersi a un professionista per ricevere una consulenza personalizzata e per gestire al meglio queste situazioni.

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Elisa Barone

Socia amministrativa di TrovAziende, professionista e autrice con una forte propensione verso l'organizzazione e la gestione imprenditoriale con precisione e metodo. Con esperienza in campi come le pubbliche relazioni, la creazione di contenuti e il marketing locale.